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indicare sempre Modello e Nr. di Matricola del macchinario!




1) TEST # 1 – FUNZIONALITŔ CLIMATIZZATORE

PREMESSA


Il termostato è tarato alla temperatura di 35°C per cui, se la temperatura interna alla cabina è inferiore, il compressore ed il ventilatore esterno non si avviano.


Potrebbe sembrare che l’apparecchio “non funzioni” in quanto l’aria fatta circolare all’interno della cabina non è raffreddata.


La taratura del termostato a 35°C garantisce il corretto funzionamento del condizionatore e dell’elettronica presente nel quadro evitando la formazione di condensa; è pertanto un imprescindibile parametro di funzionamento e clausola di garanzia. 


 


CONDIZIONI INIZIALI


Localizzare il termostato secondo le indicazioni del libretto di istruzioni.


Accertarsi che il condizionatore sia alimentato alla tensione nominale di targa.


Per i climatizzatori con alimentazione trifase (Compressori Rotativi), verificare che tutte le fasi siano state collegate e che non siano invertite (vedere schema elettrico – K1 = Relè Controllo Sequenza Fasi). Se le fasi fossero invertite o una di esse non fosse collegata il climatizzatore risulterà disinserito. Nel caso il condizionatore fosse dotato di Display, quest’ultimo risulterà spento.


Nel caso il climatizzatore fosse dotato del “Controllo Porte Aperte” assicurasi che il Contatto di porta sia collegato.


Se così non fosse, provvedere a collegarlo o, in alternativa, cortocircuitare i relativi morsetti della morsettiera esterna (X9-1 + X9-2).


Nel caso il climatizzatore fosse fornito con cavi per l’alimentazione e i segnali, cortocircuitare i 2 cavetti rossi del cavo multipolare a 5 vie (vedere schema elettrico – SQP = Contatto di porta).


Se il contatto SQP fosse aperto (porte dell’armadio aperte), il climatizzatore risulterà disinserito. Nel caso il condizionatore fosse dotato di Display, quest’ultimo risulterà spento.


Dopo aver verificato i punti sopra:


Accertarsi che il ventilatore interno (Lato Batteria Evaporante) sia in rotazione ad apparecchio alimentato (ricircolo aria all’interno dell’armadio).



PROVA FUNZIONALE DEL CONDIZIONATORE


Per eseguire la prova, occorre abbassare la temperatura sul termostato come indicato qui di seguito:

Termostato elettromeccanico:



  • Svitare la vite di arresto della regolazione temperatura minima (presente solo sui modelli costruiti prima dell’anno 2000), per consentire al termostato di raggiungere l’inizio scala.

  • Ruotare in senso antiorario la vite di regolazione (utilizzare un cacciavite) finché il compressore ed il ventilatore esterno si avviano (temperatura di intervento).


Termostato elettronico senza display:



  • (a) Ruotare la manopola in senso antiorario fino alla temperatura di intervento.


Termostato elettronico con display:



  • (a) Modificare la temperatura tramite il display (verificarne le modalità sul libretto di istruzioni e/o sulla 2° facciata dello schema elettrico).


Il compressore e il ventilatore esterno (lato batteria condensante) si attivano e dopo circa 15 minuti da una delle bocche di uscita del cofano uscirà aria calda (la Temperatura dell’aria “calda” è funzione della T interna alla cabina, della T. ambiente [esterna alla cabina], dell’umidità e dallo stato di pulizia della batteria condensante).

Dopo aver verificato in questo modo il corretto funzionamento del condizionatore, riportare il termostato di controllo interno (elettromeccanico o elettronico) al valore di 35°C. Se presente, riposizionare la vite di arresto, solo dopo aver ripristinato la taratura di 35°C, pena la rottura del termostato stesso.


 


PROVA DI CORRETTA TARATURA DEL TERMOSTATO


Con l`ausilio di un termometro digitale con sonda a filo è possibile controllare il funzionamento del termostato:


Posizionando la sonda del termometro digitale all`interno dell`armadio in prossimità del ventilatore del condizionatore si legge la stessa temperatura dell`aria che interessa il termostato del condizionatore.


Attendere un tempo di 10 minuti prima di effettuare l’operazione.


Ruotando lentamente in senso orario (da 0 a max) la vite del termostato per la versione elettromeccanica e la manopola per la versione elettronica(senza display) si raggiunge il punto di intervento; si verifica quindi che il valore indicato sulla targhetta del termostato (o sulla manopola) sia come quello dello strumento digitale.

2) TEST # 2 – RESA FRIGORIFERA CLIMATIZZATORE

CONDIZIONI INIZIALI


Mettere in funzione il condizionatore; se necessario seguire le indicazioni del TEST # 1 “FUNZIONALITÀ CLIMTIZZATORE”.


ATTENZIONE: IL TEST È DA ESEGUIRE AD ARMADIO COMPLETAMENTE CHIUSO.


Non deve essere effettuata alcuna misurazione all’interno dell’armadio da raffreddare.


Se il modello è dotato di filtri, assicurarsi che siano gli originali MKS e che siano puliti.
Attendere, almeno, 15 minuti prima di proseguire con il test.


PROVA RENDIMENTO FRIGORIFERO DEL CONDIZIONATORE


Misurare la temperatura ambiente ‘Ta’ alla bocca di aspirazione del condensatore – circuito esterno (Clima da Parete: parte bassa del cofano esterno / Clima da Tetto: feritoie sul lato corto del cofano).


Durante il ciclo di funzionamento del compressore, il cui avviamento ha luogo in concomitanza con il ventilatore lato condensatore (lato esterno), misurare la temperatura dell’aria ‘Tu’ sulla bocca di uscita del condensatore (Clima da Parete: parte alta del cofano esterno / Clima da Tetto: feritoie sul tetto o sul lato lungo del cofano). ‘Tu’ risulterà maggiore di ‘Ta’ (Tu > Ta).
Compilare la tabellina sottostante ed inviare questa pagina al nostro servizio postvendita, che risponderà sollecitamente con un breve report sulla resa del condizionatore.

3) TEST # 3 – DIMENSIONAMENTO CLIMATIZZATORE

CONDIZIONI INIZIALI
Questa prova va eseguita DOPO ALMENO 1 ORA di funzionamento del condizionatore, montato sul quadro, con grado di protezione minimo IP 54, le porte dell’armadio CHIUSE e gli azionamenti al suo interno in funzione.
È, inoltre, opportuno che vengano scelte o simulate le Condizioni di Max Temperatura Ambiente del luogo di definitiva installazione.



  • Se il modello fosse dotato di filtri, assicurarsi che siano gli originali MKS, e che siano puliti.


PROVA DIMENSIONAMENTO CONDIZIONATORE



  • Verificare la taratura del termostato (DEVE ESSERE 35°C).

  • Posizionare un termometro nel punto più caldo dell’armadio, per circa un’ora, e rilevare la temperatura.


RISULTATI DELLA PROVA



  • Se la temperatura NON SUPERA i 35°C / 40°C, il condizionatore è correttamente dimensionato.

  • Se la temperatura SUPERA i 40°C il condizionatore è SOTTODIMENSIONATO (la potenza è insufficiente). È, quindi, necessario un nuovo dimensionamento oppure richiedere la scheda “Dimensionamento unità frigorifere”).

  • Se la T rimane intorno ai 35°C e SI CONTEGGIANO PIÙ di 6 AVVIAMENTI/ORA del COMPRESSORE, il condizionatore è SOVRADIMENSIONATO ed avrà una vita operativa inferiore (quest’ultima è inversamente proporzionale al Nr. di avviamenti del compressore). Anche in questo caso, è necessario un nuovo dimensionamento.


 

4) TEST # 4 – ELIMINAZIONE CONDENSA CLIMATIZZATORE

PREMESSA



  • Accertarsi che il condizionatore sia montato perfettamente in piano (la tolleranza massima è di 2°).

  • L’acqua di condensa si forma deumidificando l’aria interna della cabina refrigerata, ed è un processo che non si alimenta senza l’immissione di aria umida dall’esterno.

  • In presenza di aria molto umida e di una temperatura interna della cabina di almeno 10°C inferiore a quella dell’ambiente, le pareti stesse dell’armadio generano condensa.

  • Una volta azionato il climatizzatore per la prima volta e ad ogni apertura dell’armadio, il clima deumidifica l’aria all’interno e scarica la condensa all’esterno dove il calore del compressore la farà evaporare.

  • L’aria all’interno della cabina sarà, quindi, deumidificata (priva di acqua) fino all’eventuale immissione di nuova aria dall’ambiente.

  • In presenza di alta percentuale di umidità si consiglia vivamente l’utilizzo del contatto di porta (il clima non deve assolutamente funzionare a porte aperte, altrimenti la batteria evaporante raccoglierà un alta percentuale di acqua derivante dall’ambiente e una volta richiuso l’armadio, la stessa acqua verrebbe spruzzata dal ventilatore sugli azionamenti interni).


 


VERIFICHE GENERALI


Se il condizionatore dovesse produrre, in continuazione, eccessiva condensa, effettuare le seguenti verifiche:

La cabina deve avere un grado di protezione minimo IP54. Nello specifico non vi devono essere aperture, feritoie e/o fori di alcuna natura, soprattutto sul fondo dell’armadio.
Non vi devono essere ricircoli d’aria forzata o naturale.


Se viene rispettato il punto i) procedere come segue:



  • ii) Il condizionatore deve funzionare con le porte della cabina chiuse. Se esiste un sistema di segnalazione “porte aperte”, verificarne l’efficienza. 


Se le porte della cabina fossero aperte, arrestare il condizionatore.



  • Il termostato del condizionatore NON deve essere TARATO AL di SOTTO dei 35°C. Se così non fosse, ripristinare la taratura di fabbrica (secondo le indicazioni del manuale d’uso).


 


CONDIZIONATORI DA TETTO


Il tubo di evacuazione della condensa:



  • Non deve mai essere posizionato (in nessun tratto del suo percorso), più in alto del raccordo di uscita del condizionatore.

  • Deve essere libero alle estremità.

  • Deve essere sopra al livello dell’acqua.

  • Non deve mai essere posato sul tetto della cabina che, è reso concavo dal peso del condizionatore. La condensa esterna e l’eventuale presenza di liquidi ristagnerebbero e finirebbero per penetrare nell’armadio.

  • Nel caso fosse necessario, rinforzare il tetto della cabina e curarne la tenuta.


Nel caso tali operazioni non servissero a ridurre la produzione di condensa, contattare il nostro servizio postvendita.


 


DANNI AL COMPRESSORE
Il termostato tarato ad una temperatura inferiore ai 35° C, potrebbe causare il raffreddamento eccessivo del compressore provocando:



  • La formazione di un velo di condensa sulla sua superficie. Tale condensa potrebbe penetrare nelle parti elettriche del compressore e causarne corto circuito.

  • Il ritorno di gas liquido al compressore e il conseguente deterioramento meccanico di quest’ultimo.

5) TEST # 5 – RICARICA di GAS
Deve essere effettuata esclusivamente da Personale Specializzato

OPERAZIONI DA EFFETTUARE PER LA RICARICA DEL GAS



  1. Creare il vuoto nel circuito frigorifero fino a raggiungere una pressione di 9Pa, utilizzando i due attacchi valvola del compressore (quello di mandata potrebbe essere impegnato dal pressostato, in tal caso bisogna smontare il medesimo). [1 Pascal (Pa) = 1 x 10-5 Bar].

  2. Arrestare la pompa del vuoto e lasciare stabilizzare la pressione per 10 Secondi, se entro questo tempo la pressione supera il valore di 110 Pa, significa che vi sono delle perdite.

    Se, invece, rimanesse al di sotto di tale valore proseguire con il punto Nr. (6).


  3. Cercare la perdita riempiendo il circuito di azoto a 20 bar.

  4. Verificare tutte le saldature pennellandole con acqua e sapone.

  5. Ripetere il ciclo dopo aver riparato la perdita.

  6.  Effettuare la ricarica sulla valvola di aspirazione (scollegare l’attacco di mandata) con il tipo e la quantità di gas indicati sulla targa dati del condizionatore stesso. Nel caso in cui la targa dati non fosse più leggibile, vogliate contattarci per richiedere i dati utili al fine di effettuare l’operazione

  7. Ricordarsi di avvitare nuovamente i tappi a protezione delle valvole.